Natale e coronavirus, possibili deroghe sugli spostamenti tra le Regioni. Cosa potrebbe cambiare con il decreto di dicembre.
Tra i nodi da sciogliere in vista del dpcm di dicembre, al governo si inizia a discutere sulla possibilità di concedere deroghe per quanto riguarda gli spostamenti tra le Regioni a Natale.
Dpcm 3 novembre: come funzionano gli spostamenti tra le Regioni? Quali sono quelli consentiti?
In base alle disposizioni contenuto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre, chi si trova in zona Gialla può circolare tra Comuni e può spostarsi anche in un’altra regione dello stesso colore. Partendo da una Regione Gialla è possibile raggiungerne una in Zona Rossa (o Arancione) solo per comprovate necessità. Chi risiede in una zona Arancione o Rossa può lasciare la propria Regione di residenza o domicilio solo per comprovate necessità.
Emergenza coronavirus, saranno possibili gli spostamenti tra Regioni a Natale?
Arrivati ormai alla fine del mese di novembre, in Italia sono vietati gli spostamenti tra Regioni di colore diverso e non è possibile lasciare le Regioni in Zona Rossa e Zona Arancione se non per motivi di necessità.
Per evitare un esodo come quello che ha caratterizzato la prima ondata dell’epidemia, il governo ha specificato che sono comunque consentiti gli spostamenti tra Regioni per fare ritorno al proprio domicilio e alla propria residenza.
Ma per il Natale si ipotizza una revisione delle regole. Si tratta di uno dei passaggi più delicati. Il governo non vuole impedire a nessuno di trascorrere il Natale con i propri cari, magari non necessariamente parenti stretti, l’importante è che siano pochi. Ma allo stesso tempo il governo sa di non potersi permettere un liberi tutti come accaduto durante l’estate. Il rischio concreto è quello di dover procedere con un lockdown generale dopo le feste, quando i numeri presenteranno il conto di Natale e Capodanno.
Con ogni probabilità le deroghe agli spostamenti interregionali consentiranno alle persone di raggiungere i congiunti.
Che Natale sarà?
Una vaga idea sull’orientamento del governo o almeno del Ministero della Salute arriva dalle dichiarazioni della sottosegretaria Sandra Zampa, che ha parlato ai microfoni di Otto e Mezzo, in onda su La7.
“Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili deroghe”
Resa da capire chi potremo incontrare in occasione delle festività natalizie senza andare oltre le raccomandazioni che arriveranno dal governo.
“Questo Natale dobbiamo fare lo sforzo di essere davvero il meno numerosi possibile […]. Non è il numero in sé, ma più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente, maggiore è il rischio. Immagino che si possa dire cinque, sei persone al massimo tra gli affetti più cari, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo, quindi a tutti verrà chiesto di limitare il più possibile le persone che si riuniscono”, ha evidenziato Zampa mettendo in chiaro quello che sarà il grande problema del governo. Non sarà possibile controllare le case degli italiani, quindi si dovrà instaurare e fare affidamento su un rapporto di fiducia all’insegna della responsabilità.
Tra le certezze di questo 2020 all’insegna del coronavirus c’è quella del Capodanno a basso profilo. Per quest’anno niente feste in piazza per aspettare la mezzanotte e niente brindisi all’aperto.
“A Capodanno non saranno permessi ritrovi in piazza e feste come negli anni passati”.